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L’Assunzione Lavorativa tra Sogno e Realtà.

Cosa vuole, come cerca, come valuta il datore di lavoro

 

              Queste sono le domande che l’universitario ed ancor più il laureato si pone quando finalmente inizia a confrontarsi con ciò che accade dopo gli anni dello studio.

      La risposta, come la domanda è estremamente complessa, per questo vogliamo offrire ai nostri giovani amici una sintesi veloce che siamo certi aiuterà a comprendere l’importanza e l’ampiezza del tema che per essere affrontato adeguatamente andrà poi approfondito.

       Nel lontano dicembre 1998 Aldo Canonici,  giornalista del Sole 24 Ore, in un suo articolo sulle modalità di selezione Microsoft, riportava tra l’altro queste considerazioni:

“le esperienze professionali precedenti contano poco perché la tecnologia è così rapida  che obbliga ad apprendere in continuazione  nozioni nuove” (Bill Gates)

“meglio selezionare tra i più brillanti laureati in matematica e fisica  e che magari non abbiano nemmeno fatto domanda di assunzione alla Microsoft perché chi si fa avanti per cercare lavoro di questo tipo è già in una posizione indebolita”

(Naturale puntare su) “Persone in grado di rispondere brillantemente ad ogni tipo di domanda e che abbiano grande capacità di comunicare.”

  [chi tra i Giovani lettori si sente di appartenere a questo gruppo alzi la mano e lo scriva nei commenti]   

      Nel leggere l’articolo del Sole 24 Ore, mi ritorna in mente un’altra modalità, illustrata  da uno degli imprenditori intervistati nei nostri “Incontri in Club House”.

                L’imprenditore, titolare di un’affermata azienda produttrice di beni di prima necessità con quattro siti produttivi con ca. 400 dipendenti, alla domanda:

           “Lei come seleziona i suoi collaboratori?”

rispose :

“Chiedo loro se hanno voglia di Lavorare e vedo come rispondono…quelli che assumo
li osservo quindi sul campo.”

        [chi tra i Giovani lettori si sente di appartenere a questo gruppo alzi la mano e lo scriva nei commenti]

 

         Al termine dell’articolo, prendo spunto dalla considerazione di una delle Recruiter intervistata che facevaquesta considerazione: “…in Italia …si tende più a ‘richiedere capacità di tenuta’ anche in momenti di crisi.”
l’articolista riprendendo un vecchio detto anglosassone ricorda che “per avere successo in azienda ci vuole il 10% di genio ed il 90% di fatica.”

[chi tra i Giovani lettori è pronto a ciò
alzi la mano e lo scriva nei commenti]

              

            

       A conclusione di quanto fin qui illustrato sollecitiamo i nostri Giovani amici a

Usare i sogni’, non a viverci dentro !

Per farlo dovete imparare a ‘scegliere’ i dati da leggere. Non Big DATA, ma Smart Data
ad Esempio:
la struttura dimensionale delle imprese del sistema Italia, la percentuale di fallimento delle Start Up….

         Carissimi, il Lavoro non si vince aspettando e sognando la prossima estrazione davanti la vetrina della tabaccheria come fanno purtroppo milioni di connazionali.
Il Lavoro, quello vero (!), è poco, spesso non entusiasmante e di bassa remunerazione, chi volesse QUI troverà utili riflessioni sull’argomento.

     Per cambiarlo è necessario entrarci quanto prima per agire dall’interno senza “attendere la prossima estrazione”, magari senza fatica e con successo con l’ inversione professionale

       In ogni caso, per qualunque esigenza ed approfondimento, per chi vuole, quando vuole, GLOCALitaly c’è, è dalla vostra parte!

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