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Giovani, Futuro e Infrastruttura Culturale

Intervento del Presidente di GLOCALitaly del 16 dic 2022 – giornata nazionale dello Spazio – tenutosi durante l’evento
organizzato dal Comune di Colleferro a conclusione dell’anno che ha visto la Città essere stata Capitale Europea dello Spazio

I Giovani sono un potenziale enorme da diversi punti di vista, sono infatti :

    • Elettori per i Politici
    • Lavoratori per gli Imprenditori
    • Studenti per la Scuola
    • Welfare per la Famiglia
    • Imprenditori per la Società
    • FUTURO per Se Stessi

        i Giovani sono una ‘Materia Prima’ pregiata che interessa a tanti altri soggetti sociali, i quali però la vogliono pronta all’uso senza dedicarsi nè alla Ricerca, nè all’ Estrazione, nè alla Raffinazione, di tale pregiata materia.  
Le attività evidenziate sono difficili, costose, impegnative e richiedono: Continuità, Capacità e Risorse economico-finanziarie piuttosto che proclami e burocrazia!

        Soggetti così importanti, come quelli sopra  elencati, non possono pensare di perseguire i loro obiettivi individuali e, al momento del bisogno , trovare ciò che serve, ciò che vogliono, pronto all’uso, senza essere stati presenti in nessuno dei passaggi  che potrebbero aver determinato quel risultato.

         Per rimanere in ambito aerospaziale, potremmo immaginare il lanciatore Vega che, da solo, in autonomia,  senza 50 anni di uomini, risorse, errori, correzioni, relazioni, scelte strategiche e conseguenti investimenti…. diventi,  da solo , il secondo lanciatore europeo?

Allora perché
questi giovani che tutti vogliono ‘funzionanti’  in un certo modo (nel modo in cui sono necessari alle proprie esigenze !)  dovrebbero – all’interno di un modello che tutti criticanoautomigliorarsi in tempi brevi e senza errori?

   

  Se i fruitori fossero tutti un po’ meno concentrati sulle problematiche connesse al loro specifico ruolo/attività e cogliessero la complessità in cui tutti siamo immersi, probabilmente agirebbero in maniera diversa…

Alcune domande potrebbero aiutarci a capire meglio.

Perché:

  • l’elettricità non arriva da sola alle apparecchiature di case e aziende?
  • il gas non appare direttamente sotto la pentola o sotto la serpentina della caldaia?
  • la radio, la TV o internet senza ripetitori, fibra o cavi non funziona?
  • perché un’auto per chiamarsi automobile ha bisogno di manufatti su cui potersi muovere?
  • perché un aereo senza Aeroporto (o struttura simile) non saprebbe come partire e come arrivare?

Riflettendo su questi banali(?) quesiti, sembrerebbe proprio che le infrastrutture siano la premessa dello sviluppo.

            Di conseguenza, passando ad un piano meno materiale, dove il bene che si muove non è gas, né elettricità, né dati, né merci, ma il FUTURO, il nostro futuro, rappresentato sostanzialmente, dal Sapere, la Conoscenza,  i Rapporti umani, le Relazioni, i Sentimenti e le Aspirazioni delle giovani generazioni è necessario che si costruisca e renda operativa un’Infrastruttura che per semplicità possiamo chiamare Culturale / Intellettuale.

          Un’ infrastruttura finalizzata non a trasportare ‘un bene’ necessario a quei beneficiari di cui abbiamo parlato prima, ma un’infrastruttura atta a consentire a tutti i suoi fruitori di avere una visione ampia, complessiva, sistemica del mondo in cui agisce.
Infrastruttura Costituita e Realizzata da tutti i soggetti coinvolti.

           Sarà solo la capacità che ciascun soggetto interessato avrà di tener presenti gli interessi e problemi degli altri ‘componenti’ dell’Infrastruttura che determinerà la qualità della stessa.

A noi resta quindi  la scelta se realizzare ‘strade di campagna’ o autostrade, centrali a fusione o stufe a carbone…. 

Quindi
cominciamo
a FARE !

 

Per concludere un paragone legato a questi giorni in cui l’esperimento sulla fusione è stato portato a termine con successo‘ :

Sull’argomento riporto un aneddoto ed una riflessione del prof. Coppi (padre della fusione e prof emerito al MIT- trasmissione Codice Beta RAI 1 ):

La riflessione:
a giudizio del prof. Coppi l’ostacolo principale (alla realizzazione di esperimenti sulla fusione nucleare) è stata l’Ignoranza e la Burocrazia.

L’aneddoto
Riguardo ai tempi di realizzazione, sempre Coppi riferisce della risposta che un suo collega russo diede alla domande di un giornalista che chiedeva: “Ma quando potrà essere pronta la produzione di energia da Fusione?”

Lo scienziato rispose :   Quando ne avremo bisogno”.

Visto che stiamo vivendo l’avverarsi di questa profezia, allora chiediamoci :

 

 

 

 

 

 

 

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