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Italia – Australia: la VERA differenza

Presentazione del libro Giovani Italiani in Australia…’’
Il 05 Luglio 2016 Michele Grigoletti e Silvia Pianelli hanno presentato il loro libro “Giovani Italiani in Australia: un viaggio da temporaneo a permanente”. Il CoASIT, per l’occasione, ha messo a disposizione i locali del Museo Italiano di Melbourne (a Carlton).
La pubblicazione è l’ultima in ordine temporale di una serie che analizza il fenomeno dell’emigrazione italiana. La serie è partita da un’analisi della comunità italiana di Griffith (Nuovo Galles del Sud) la quale ha aperto nuovi filoni di ricerca.
Il volume “Giovani Italiani in Australia: un viaggio da temporaneo a permanente” analizza il percorso attraverso la serie di visti temporanei (principalmente vacanza-lavoro e studio) affrontato dai ragazzi italiani che cercano una sistemazione migliore, in questo caso in Australia.
L’evento ha avuto una buona partecipazione con una platea mista con rappresentanti delle nuove e passate generazioni.

L’analisi dei dati ha evidenziato un sostanziale aumento dell’immigrazione italiana in Australia negli ultimi 10 anni. Sebbene l’aumento del fenomeno migratorio sia evidente, i dati mostrano qualche segno di rallentamento. Solo il tempo ci dirà se abbiamo appena assistito ad una nuova ondata migratoria che sarà ricordata come l’emigrazione degli anni ‘10-’15 come oggi noi ricordiamo quella degli anni ‘50-’60. Il libro si concentra prevalentemente sul percorso che passa per diversi visti temporanei e svariate esperienze (incluse le famose farm) nella speranza di poter ottenere un visto permanente.
L’evento ha suscitato interesse e si è protratto ben oltre l’ora e mezza preventivata grazie alle domande rivolte dalla platea.
Alcuni spunti interessanti
È stato interessante notare i diversi punti di vista tra le nuove e passate generazioni, infatti sebbene l’emigrazione abbia molti aspetti in comune, l’avanzare del tempo, della tecnologia e delle leggi rendono i percorsi significativamente diversi creando anche problemi di incomunicabilità. È infatti difficile per un giovane capire le difficoltà di un viaggio della durata di qualche mese (non ‘solo’ 24 ore) e del reale distacco dalla famiglia e dalla terra natia dovuto a mezzi di comunicazione non paragonabili a quelli di oggi. Allo stesso modo per un emigrato della precedente generazione è difficile capire la frustrazione dell’attesa di un visto che potrebbe non arrivare mai a causa di un cavillo burocratico o dei vincoli che un visto temporaneo pone sul richiedente.

Gli emigrati della passata emigrazione hanno posto domande volte a conoscere meglio (inclusi dettagli riguardo i costi) questo fenomeno non ancora ben conosciuto.
Tra i giovani, invece, si è acceso un dibattito (continuato anche al di fuori delle mura del CoASIT) dovuto ad un attenzione forse eccessiva al fenomeno delle farm. Fenomeno che, a dispetto della pubblicità dedicata dai media italiani, in Australia non è percepito come particolarmente rilevante da buona parte dei nuovi emigrati.
Una domanda comune è stata posta riguardo la reazione delle autorità e dei mezzi di comunicazione italiani, la risposta ha confermato che le autorità governative dai comuni al parlamento passando per province e regioni nascondono la testa nella sabbia evidenziando la necessità di continuare a parlare del fenomeno dell’emigrazione e delle sue cause nella speranza di ottenere qualche seria iniziativa in favore dei giovani attuali e futuri.
E per concludere…
Questa analisi e raccolta di testimonianze risulta molto utile per capire i sentimenti e le frustrazioni di chi lascia o ha lasciato l’Italia. Si mette in luce un sistema italiano altamente burocratico che taglia le gambe anche a chi la voglia di fare ce l’ha.
Evidenzia come la vera differenza tra Italia e Australia sia il fatto che in Australia si può cominciare da lavapiatti e crescere professionalmente ed economicamente in tempi ragionevoli.
A nostro avviso il libro evidenzia altresì come i giovani italiani, in generale, non siano abituati a pianificare il loro futuro.
Una volta arrivati si perdono in guadagni facili (non sempre perfettamente legali) senza concentrarsi su un programma serio che li porti, anche dopo il superamento di specifiche difficoltà, ad ottenere la tanto agognata residenza permanente.
Se proprio volete approfondire…
Ulteriori notizie e approfondimenti sull’argomento si possono ascoltare su EUREKA-radio (la radio online del NOMIT) dove il prof. Bruno Mascitelli e Michele Grigoletti parlano delle loro ricerche. (clicca quial minuto 10 circa)
Lisa Sciortino – corrispondente GLOCALitaly Melbourne

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