(di Stefano Pacciani)
Il 2 febbraio scorso si è concluso il primo ciclo di 6 interviste nell’ambito dell’” OrientaCOVID” promosso da Glocalitaly e possiamo fare un primo bilancio dei risultati fin qui ottenuti.
Sei interviste e sei storie molto diverse tra loro legate da un unico filo conduttore: la passione per il lavoro manifestata dai sei imprenditori.
Di seguito proponiamo una brevissima sintesi.
SIEM: Stefano Pacciani, un Ingegnere, ha raccontato la sua avventura fatta di scelte e cambiamenti che lo hanno portato a periodi lavorativi molto diversi tra loro , confermando che si può riuscire se c’è la giusta dedizione e passione per quello che si fa, oltre alle competenze.
GRAM: Maurizio Rosamilia, attuale conduttore dell’ azienda meccanica “Gram” di Colleferro, fondata dal padre, una piccola realtà locale e familiare molto attiva. Anche lui ribadisce che ci vuole impegno e passione per ciò che si fa.
FRASCHETTI Distribuzione: Il dr. Giorgio Fraschetti, titolare dell’azienda, 5^ generazione, ci ha raccontato l’operatività dell’ azienda, che fa distribuzione; una sorta di piccola Amazon, nel campo dei prodotti di ferramenta. Ha stimolato i Giovani aseguire le proprie passioni, ma senza aspettare, iniziando a FARE, solo così sarà possibile metterle a fuoco e realizzarle
AGV Metallica : Alessandro Roscioli, CEO della azienda, piccola ditta locale, sempre a carattere familiare, che partendo dal territorio, ha realizzato scenografie Ciematografiche e televisive, oltre ad acquisire importanti commesse all’estero in importanti contesti come Eurodisney
PREMAX :l’ing Gianola CEO della PREMAX una azienda internazionale basata su un prodotto: le forbici. Molto bravo, oltre ad illustrare le dinamiche del consorzio, ha stimolato gli studenti attraverso le necessità ed opportunità che si creano in un insieme di aziende come PREMAX. L’incntro che era il primo dei ‘Lumen’ ha destato notevole interesse sia tra gli imprenditori che tra i ragazzi che hanno partecipato.
GRAN TOUR BAGNO :il sig. Iamunno, titolare dell’azienda, un imprenditore molto impegnato esponente anche di Confindustria tra l’altro ha spiegato le tre competenze richieste alla dirigenza della sua azienda: una laurea, la conoscenza di almeno una lingua, e due anni di esperienza in una grande azienda. Non è poco.
Una considerazione generale ce la sentiamo di farla rispetto alla partecipazione degli studenti che possiamo giudicare un poco debole. Probabilmente dovuta sia alle difficoltà di rapportarsi con imprenditori di chiara esperienza, che dalla scarsa disponibilità di una delle principali soft skills : la capacità di relazionarsi.
Ci si augura che il proseguimento degli incontri aumenti il livello di familiarità e conoscenza del mondo aziendale e contemporaneamente favorisca e migliori la capacità di ‘parlare in pubbico’.
Continuando con l’iniziativa vogliamo sperare che i giovani capiscano che mai come adesso è importante che abbiano un loro progetto per il futuro e soprattutto che si impegnino affinché il progettosi realizzi.