Giornata FAI d’Autunno
alla (ri)Scoperta del patrimonio culturale Italiano:
‘effetti collaterali’
Anche quest’anno ho avuto modo di partecipare alle visite organizzate dal FAI, l’ho fatto in provincia, per tantissime ragioni. E così anche quest’anno ho avuto modo di scoprire, conoscere, visitare ampi squarci del nostro immenso patrimonio artistico.
EFFETTO COLLATERALE
Parallelamente, probabilmente stimolato dall’attività primaria che svolge l’Associazione GLOCALitaly, ho preso coscienza di un ‘potente’ effetto collaterale che questa iniziativa, del FAI produce forse inconsapevolmente: la scoperta di un Patrimonio altrettanto importante:
i giovani studenti !
CONSAPEVOLEZZA
Non so se quando prese la decisione di coinvolgere gli studenti, il FAI avesse chiaro quale potente effetto collaterale stesse scatenando (!). Oppure fosse stata solo l’esigenza di ampliare velocemente la ‘capacità divulgativa’ relativa al Patrimonio artistico-culturale. Quello che importa è che l’abbia fatto. Scelta ottima!
A nostro avviso è interessante notare come i’eventuale ‘inconsapevolezza’ della scelta e della risposta dei giovani potrebbe essere stata la ‘chiave’ segreta con cui coinvolgere e far crescere, inconsapevolmente, moltissimi giovani e, contemporaneamente, offrire ad ampie fasce di popolazione la conoscenza del patrimonio storico artistico culturale a nostra disposizione.
Quindi ribadiamo i nostri complimenti al FAI, alle scuole che hanno aderito, agli insegnanti che hanno collaborato ed ai ragazzi che hanno svolto il loro ruolo con impegno.
LA CINGHIA DI TRASMISSIONE
Questo ‘sfruttamento’ del Patrimonio dei giovani studenti va sfruttato, se possibile, ancora di più: I giovani hanno le capacità, la competenza tecnico-scientifico per svolgere un importantissimo ruolo di ‘cinghia di trasmissione’ del sapere, della conoscenza, dell’innovazione, etc… (vedi la nostra #FertilizzazionedelleOpportunità)
Lo svolgimento di questa attività, mentre collabora allo sviluppo del Paese, contemporaneamente fornisce loro tutta una serie di conoscenze, competenze e li aiuta ad aumentare la consapevolezza delle loro capacità ed interessi, aumentandone la coscienza operativa.
Insomma un valore inestimabile che un percorso puramente ed essenzialmente scolastico non potrà mai fornirgli.
“Se non te lo faccio vedere, non lo vedi”
Tuttavia, così come la guida esperta rivolgendosi ai turisti che conduce sottolinea: : “Si, ma se non te lo faccevo vedere, non lo vedevi”, così anche i giovani, hanno bisogno di una ‘guida’ che li aiuti a vedere ciò che non sono abituati a vedere.
Hanno bisogno, dopo aver ‘conosciuto’, di prendere consapevolezza, e conseguentemente, crescere, sviluppando quelle competenze che solo l’attività sociale ed operativa è in grado di mettere a disposizione e sviluppare (soft skills).
Ecco quindi la necessità di fornire ai giovani un supporto che esuli dai contenuti ‘teorici’ (scolastici) e li aiuti (faccia loro vedere ciò che senza la ‘guida’ non riuscirebbero a vedere.)
E’ qui che interviene l’azione maieutica che affianca quella iteorica connessa con la parte estetica dell’attività pratica che svolgono per conto del FAI.
LA REMUNERAZIONE
Sarà la presa di coscienza di tutto ciò che avranno appreso oltre le nozioni relative al bene culturale dove avranno prestato la loro opera, che darà loro una ‘remunerazione’ inaspettata e di valore inestimabile.
Ma se non troveranno la ‘guida esperta’ che glielo farà vedere non lo vedranno e pur avendo svolto azioni, attività, applicato e sviluppato competenze, non se ne renderanno conto, non ne saranno coscienti, rimarranno ‘ignoranti’ , inconsapevoli di una cosa che hanno fatto e non potranno ragionarci su, renderla propria, svilupparla, utilizzarla e farla crescere!
Quindi affinchè questo magnifico ‘Effetto Collaterale’ produca i suoi frutti è necessario affiancare ai giovani, figure in grado di far prendere consapevolezza di ciò che fanno e illustrare loro le opportunità da cogliere, mentre, svolgono l’incarico ricevuto.
—————————– Spigolature… nel campo della Vita
spigolature utili ad individuare altri elementi e supporti necessari per i ragazzi:
- il 90% ca. degli studenti volontari erano donne. Perché i ragazzi erano così pochi? Perché tengono questo atteggiamento?
- Vi siete preoccupati del ‘ben-essere’ ed interesse degli avventori o eravate tutti concentrati su voi stessi, date, nomi e nozioni in genere?
- Quante persone avete incontrato? Che attività svolgono? Perché sono venute? Cosa si aspettavano? Il modo, oltre alle informazioni che avete fornito li ha soddisfatti?
- Avrebbero voluto altro? Cosa?
- L’organizzazione ed il suo svolgimento ha funzionato?
- Cosa si sarebbe potuto cambiare? Come? Perché?
- Nel verificare il livello di gradimento degli avventori, avete approfondito le loro motivazioni, le attività che svolgono? Provato a sviluppare piccoli scambi su argomenti di ‘più ampio respiro’ ?
- insomma siete riusciti a gettare le basi di un qualche tipo di Relazione?
- Vi siete resi conto che nella situazione in cui eravate eravate gli ‘attori’ di ciò che accadeva?
- Eravate voi i ‘padroni di casa’, vi siete sentiti tali? Si, No? Perché?
…..divertitevi, cari ragazzi ad aggiungere altre ‘spigolature’ su cui lavorare la prossima volta che farete i ‘Volontari’ alle Giornate FAI oppure i componenti di un Team nella Fertilizzazione delle Opportunità!